Archivio per columbia records

Il trionfo del principe delle tenebre

Posted in miles davis with tags , , , , , , on aprile 2, 2009 by milesdavis91

‘Round Midnight dall’album ‘Round About Midnight pubblicato nel 1957 dalla Columbia Records

 

Il 1954 fu un grande anno per Miles, era libero dalla droga ed era tornato a suonare alla grande, e anche se i critici non sembravano dargli molta importanza la gente comprava i suoi dischi e questo era ciò che importava. Rincontrò anche Juliette Greco a New York, lei ormai era un’importantissima star francese, anche sei il loro incontro fu parecchio “freddo”. Era stata la loro separazione a farlo precipitare nell’eroina e Miles aveva paura di rivederla, quindi recitò la parte del duro e la trattò molto male, salvo poi pentirsene e rimettersi con lei per qualche anno.

Ma nel ’55 il più grande genio della musica, Charlie Bird Parker morì, e fu un duro colpo per molti musicisti e amanti del jazz. Miles seppe della sua morte in galera, dove lo aveva fatto rinchiudere Irene perché lui aveva smesso di pagarle l’assegno, e questo gli rese la notizia ancora più amara. Bird era un vero genio e chissà quant’altro avrebbe potuto dare alla musica, ma l’eroina aveva avuto la meglio su di lui. La sua morte spinse molti a cercare di smettere con l’eroina e almeno questo fu un bene, Sonny Rollins decise infatti di farsi ricoverare a Lexington, alla prigione federale per tossici, per chiuderla anche lui con quella roba.

 

La musica di quel periodo risente sempre di più dell’influenza del pianista Ahmad Jamal, della sua delicatezza e leggerezza e cosi facendo si allontanava sempre più dal be-bop, ma Miles non ha ancora la fama che pensa di meritarsi, fino al primo Newport Jazz Festival. In quell’occasione Miles lasciò tutti senza fiato suonando “Round Midnight”, un pezzo di Monk che tanto aveva faticato ad imparare molti anni prima. Questo lo fece diventare un re, e rappresentò una incredibile svolta nella carriera del musicista, improvvisamente la critica tornò a parlar bene di lui mentre la Columbia Records cercava di strapparlo alla Prestige. Finalmente tutto sembrava girare nel verso giusto, persino la scomparsa di Sonny Rollins (per disintossicarsi) ebbe i suoi lati positivi, perché fu John Coltrane a sostituirlo.

 

Miles e Trane avevano già suonato assieme qualche anno prima, e in quell’occasione Sonny lo aveva completamente stracciato. Ma adesso John era migliorato tantissimo, al punto da sostituire definitivamente Sonny e rimandarlo a studiare. Il suo sax aggiunse al gruppo quel tocco in più per trasformarlo in una leggenda. I locali in cui quei due suonavano erano sempre strapieni e persino la critica lodava la coppia Davis-Coltrane.

Tutto questo, ovviamente,  portò un sacco di soldi, un ricchissimo contratto con la Columbia e un maggior potere sulla gestione dei propri concerti, riguardo agli ingaggi e la durata degli stessi.

All’epoca molti concerti erano veramente massacranti fisicamente, motivo per cui girava tanta cocaina, ma non era possibile per un musicista nero spuntarla sui proprietari bianchi ma, vista la folla di gente attirata da Miles, i locali erano disposti a tutto pur di averlo.

La musica era incredibile ma lo stesso Miles pensava che tale successo fosse dovuto anche alla sua immagine di ribelle e arrabbiato, immagine che andava molto di moda all’epoca, basti pensare al successo di Gioventù bruciata con James Dean. I ribelli erano “in” e Miles era il principe dei ribelli.